ANDAMENTO METEROROLOGICO

Nonostante Il mese di aprile 2024 si sia concluso con temperature medie superiori alla norma del periodo, (+1,3°C dato ancora provvisorio) l’anomalia termica mensile positiva non deve trarre in inganno, poiché nel corso del mese si sono avuti importanti estremi di temperatura di segno opposto, con una prima metà straordinariamente calda associata a temperature di stampo quasi estivo corredate dal superamento di alcuni record di temperatura massima assoluta, ed una seconda metà notevolmente fredda durante la quale i valori termici sono bruscamente crollati a valori tipici della fine dell’inverno.

Le precipitazioni sono state complessivamente superiori alla norma sulle regioni centro-settentrionali e in parte su quelle del versante tirrenico e della Sardegna, mentre sono risultate ancora una volta assai scarse al Sud e sulla Sicilia, solo marginalmente interessate dai fronti perturbati in transito sulla Penisola.

ANDAMENTO PRODUTTIVO

Nella rilevazione dello scorso aprile 2023, segnalavamo gli intensi eventi di gelate e il freddo tardivo che avevano colpito l’Italia ai primi del mese. Quest’anno, pur non essendosi verificate gelate della stessa intensità, le iniziali speranze di un avvio di stagione migliore sono state purtroppo disattese e il quadro meteo-climatologico è stato tale da avere ripercussioni molto negative sui raccolti primaverili in gran parte del Paese.

In particolare, l’intenso ritorno di freddo, dopo mesi di eccessi di temperatura, ha anticipato le fioriture esponendole maggiormente allo stress termico e sfasato lo sviluppo fenologico in rapporto a quello delle famiglie di api. Nella fase fredda del mese sono mancate inoltre le condizioni che consentono alle api di bottinare e ai fiori di produrre nettare.

Al Nord e al Centro, questa situazione ha compromesso i raccolti dei millefiori primaverili pre-acacia e dei monoflora come il tarassaco e il ciliegio. Nonostante i raccolti non siano ancora conclusi e sia presto per delle stime quantitative, si può già affermare che in molti areali mancherà del tutto o sarà fortemente limitata anche la produzione di miele di acacia.

Al Sud, ai forti sbalzi termici del mese si è aggiunta la siccità che dura ormai da molti mesi e che ha drasticamente ridotto la disponibilità di nettare delle piante, azzerando o limitando fortemente i raccolti di miele di agrumi, millefiori, e con ogni probabilità anche del miele di sulla.

Diffuso e abbondante il ricorso alla nutrizione di soccorso, pratica ormai imprescindibile per sostenere la salute e la sopravvivenza delle famiglie di api nei periodi sempre più lunghi e frequenti di assenza di risorse naturali.

ANDAMENTO DI MERCATO

Nel mese di aprile, a stagione produttiva in corso, si segnalano ancora giacenze anomale di miele invenduto presso i magazzini delle aziende apistiche. In particolare si segnala che sono diversi gli apicoltori professionali in Campania, soprattutto della provincia di Benevento, che hanno miele del 2023 nei magazzini perché i prezzi di acquisto proposti dagli acquirenti sono stati ritenuti troppo bassi (inferiori ai 4 €/kg) e le transazioni non si sono concluse, oppure perché non sono state avanzate proposte di acquisto.

REPORT COMPLETO

Nel report completo, disponibile accedendo a MIELINFORMA, l’analisi meteo di Aprile 2024, il dettaglio della situazione delle produzioni nelle diverse regioni e i prezzi di vendita rilevati nell’ultimo mese, per il miele in fusti da 300 kg e in latte da 25 kg, per gli sciami e le regine e per il servizio di impollinazione