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25 Apr 2024

Vespa velutina

22 marzo 2022

MODULO ONLINE PER LE SEGNALAZIONI DI VESPA VELUTINA

V. velutina, ritrovata in Lombardia il 23/04/2021 a San Damiano al Colle (PV), è un nuovo potenziale rischio per gli apicoltori.

Un anno dopo la prima segnalazione, Apilombardia, oltre a proseguire con l’attività di monitoraggio, ha deciso di attivare uno sportello per le segnalazioni (adulti/nidi) da parte di associati e cittadini che vorranno contribuire.

Segnala il tuo possibile avvistamento compilando il modulo online “Segnalazioni Vespa velutina”

9 marzo 2022

VESPA VELUTINA, DOVE ERAVAMO RIMASTI?

Ci siamo lasciati a giugno 2021 con la descrizione dell’attività di monitoraggio svolta in zona San Damiano al Colle. Ora, eccoci qui a raccontarvi com’è proseguito e come si è concluso (per il 2021) il monitoraggio del calabrone asiatico.

Un breve riepilogo

Nel corso di questi mesi, Apilombardia in collaborazione con il servizio veterinario ATS Pavia ha iniziato un’importante attività di monitoraggio nei confronti di Vespa velutina, specie alloctona, pericolosa per Apis mellifera e per l’apicoltura.

A seguito della prima segnalazione, avvenuta in data 23/04/2021, e durante il periodo intercorso tra aprile 2021 e giugno 2021, sono state svolte le seguenti attività:

Campagna d’informazione per la comunità del territorio. La campagna di sensibilizzazione e informazione nei confronti degli abitanti di San Damiano al Colle (PV) e dei nostri associati è servita a sensibilizzare ed informare circa il riconoscimento e la pericolosità di velutina. Questo ci ha permesso d’individuare nidi ormai inattivi e creare una rete per eventuali e future segnalazioni.

Studio del territorio e valutazione del rischio di diffusione. Grazie allo studio del territorio e della bibliografia ad oggi disponibile, è stato possibile valutare quali fossero i reali rischi di diffusione di velutina su larga scala. Il territorio di San Damiano al Colle è caratterizzato da un’intensa attività viticola, che riduce drasticamente i possibili luoghi ideali di nidificazione per V. velutina. Sono state valutate come zone più a rischio: zone boschive con scarso passaggio antropico e casolari abbandonati.

Trappolaggio con l’utilizzo di Tap-trap. L’attività di trappolaggio condotta ha previsto l’utilizzo di 200 Tap-trap posizionate entro i 2Km dal luogo di ritrovamento dei due nidi inattivi e 50 Tap-trap posizionate entro i 10Km dal luogo di ritrovamento dei due nidi e nei pressi degli apiari. Le trappole sono state posizionate ad 1,50 m da terra e con birra 4,7 % Vol.

Georeferenziazione delle trappole e delle catture. Le Tap-trap posizionate sono state tutte etichettate, codificate e georeferenziate. La disposizione delle trappole sul territorio si basa sulle considerazioni estrapolate dallo studio dello stesso.

Creazione di un Database. I dati raccolti ci hanno permesso di valutare l’effettiva presenza di velutina e serviranno soprattutto per sviluppare e migliorare monitoraggi futuri.

Monitoraggio delle trappole. Le tap-trap sono state svuotate, controllate e riempite ogni 15gg da maggio a novembre 2021.

Risultati ottenuti dal monitoraggio da maggio a luglio

A seguito e grazie alle attività sopra elencate sono stati catturati un totale di 9 adulti di cui: 6 regine e 2 operaie di V. velutina tra maggio e luglio 2021.

Da agosto in poi cosa è stato fatto?

Durante il periodo autunnale-estivo le operai iniziano ”l’attività di caccia”, ovvero inizia il periodo di predazione. Nel tentativo di verificare la presenza e la conseguente eventuale pressione da parte di V. velutina nei confronti degli apiari distribuiti nella zona circostante i luoghi di segnalazione dei nidi, da inizio agosto, Apilombardia ha incrementato l’attività di monitoraggio delle Tap-trap, con anche il monitoraggio attivo degli apiari.

Il controllo degli apiari è stato svolto dai tecnici Apilombardia a cadenza settimanale nel periodo tra agosto e novembre 2021.

I controlli sono stati fatti a diversi orari e con meteo differente per una durata minima di 20 minuti a controllo.

Per riuscire a coprire il maggior numero di ore e di apiari contemporaneamente si è scelto di sperimentare l’uso di una Fototrappola che ci ha permesso di essere presenti in maniera molto più costante sul territorio.

Risultati ottenuti dal monitoraggio da agosto a novembre

Alla fine di novembre 2021, a seguito di tutti i controlli sia in presenza che con l’utilizzo della fototrappola, non sono stati individuati esemplari adulti di V.velutina intente nella predazione di Apis mellifera.

Cosa verrà fatto nei prossimi mesi?

Nei prossimi mesi e prima della ripresa dell’attività biologica di V. velutina, i tecnici Apilombardia proseguiranno con le seguenti attività:

  • Verifica di eventuali segnalazioni relative alla presenza di ipotetici nidi di V. velutina.
  • Utilizzo di un drone per il controllo delle zone segnalate e/o d’interesse sfruttando l’assenza delle foglie e quindi una migliore visione del territorio.
  • Valutare, in base ai dati raccolti e all’evolversi della situazione nei mesi di marzo/aprile 2022 la tempestività e l’efficacia degli interventi svolti.
  • Valutare eventualmente come meglio migliorare l’attività svolta durante l’anno 2021.

 

Come possono essere utili gli apicoltori?

L’aiuto degli apicoltori è prezioso e fondamentale per la lotta e il contrasto di specie alloctone come Vespa velutina.

Purtroppo, senza che ve ne sia una reale volontà, spesso gli apicoltori “trasportano” specie alloctone da un territorio all’altro, soprattutto con la pratica del nomadismo.

Memori delle difficoltà che V. velutina ha portato e tutt’ora porta all’apicoltura ligure e toscana, dobbiamo necessariamente contribuire come meglio possiamo a contrastare questa vespa estremamente pericolosa per le api, la biodiversità e l’ecosistema tutto.

Qui di seguito vi elenco brevemente quelle che possiamo definire come delle “buone pratiche“ da svolgere da parte degli apicoltori per aiutare al monitoraggio e al controllo di V. velutina:

  • Disporre delle Tap-trap all’interno del proprio apiario
  • Fare monitoraggio attivo nel proprio apiario
  • Segnalare eventuali ritrovamenti di possibili individui adulti e\o nidi di Vespa velutina
  • Restare aggiornati sull’attività di monitoraggio partecipando a seminari e incontri

7 giugno 2021

VESPA VELUTINA IN LOMBARDIA. GLI AGGIORNAMENTI DI GIUGNO 2021

Vespa velutina in Lombardia. Gli aggiornamentiVespa Velutina in Lombardia, Apilombardia continua la mobilitazione.

Il 23 aprile 2021 viene ritrovato il primo esemplare adulto di Vespa velutina Lepeletier, 1836 all’interno di una trappola posizionata presso un apiario in località San Damiano al Colle (Pavia).

A seguito di questa segnalazione Apilombardia e il servizio veterinario di ATS Pavia si sono mobilitati velocemente per provvedere ad un attento trappolaggio e monitoraggio di zona.

 

Alcune informazioni su Vespa velutina Lepeletier, 1836

La Vespa velutina Lepeletier, 1836 è un imenottero, comunemente chiamato “calabrone asiatico”, simile per aspetto al comune calabrone (Vespa crabro) ma originario del Sud-Est asiatico. Probabilmente è arrivato in Europa tramite trasporto passivo di una regina feconda all’interno di un carico di legname, nel 2004.

Negli anni successivi, V. velutina, si è diffusa velocemente in Belgio, Spagna, Portogallo e Germania.

Nel 2012, è arrivata in Italia precisamente ad Imperia.

Nella zona d’Imperia, V. velutina si è oramai adattata perfettamente al clima e all’habitat causando ogni anno innumerevoli danni per l’apicoltura e per la biodiversità locale.

In Lombardia infine, ad aprile 2021, V. velutina è stata segnalata, per la prima volta, da un apicoltore, in Provincia di Pavia presso la località di San Damiano al Colle.

Vespa velutina ha una dimensione di circa 3 cm, è prevalentemente di colore nero con una banda gialla/arancio sulla parte terminale dell’addome, una stretta linea gialla sul primo segmento addominale e possiede le caratteristiche zampe nere con la parte terminale gialla.

Il nido viene costruito in luoghi aperti appeso ai rami degli alberi a diversi metri d’altezza. Il ciclo biologico di Vespa velutina dura tutto l’anno.

Infatti, la sopravvivenza della colonia viene garantita dalla sopravvivenza invernale delle regine feconde.

In inverno, durante il periodo di diapausa, le regine feconde si rifugiano in luoghi riparati e asciutti.

Nel periodo primaverile (marzo-aprile), le regine, una volta risvegliate dal periodo di diapausa, iniziano l’attività di costruzione del nido primario all’interno del quale verranno deposte le uova che la regina stessa alleverà; queste daranno vita alle prime operaie.

Durante il periodo primaverile, risulta essere particolarmente efficacie contro l’invasione di V. velutina, l’attività di trappolaggio.

Le trappole permettono la cattura delle regine, evitando la conseguente fondazione di nuovi nidi e quindi la nascita delle operaie.

Nel periodo di fine primavera/inizio estate (maggio-luglio) i nidi secondari (derivati dai nidi primari o nidi primari ingranditi) sono nel pieno della loro attività di sviluppo sia per dimensione sia per popolazione.

In questo periodo i nidi sono abitati da un elevato numero di operaie, le quali necessitano di una fonte proteica per il nutrimento delle larve presenti nell’alveare. Le api sono un’ottima fonte proteica e di nettare.

Alcune testimonianze ci descrivono l’attività di “caccia” delle V. velutine come finalizzata alla predazione di api operaie bottinatrici per potersi nutrire di nettare (presente nella borsa melaria) e di proteine per il nutrimento delle larve.

In estate avanzata/autunno (agosto/novembre) i nidi raggiungono il loro massimo sviluppo. In questo periodo nasceranno le future regine e i maschi.

Le future regine, dopo essersi accoppiate, cercano un posto sicuro dove compiere il periodo di diapausa invernale mentre maschi ed operaie moriranno con l’arrivo dell’inverno.

Il periodo tardo estivo/autunnale è il peggiore per gli apicoltori e per le loro api poiché coincide con il periodo dell’elevato numero di operaie di V. velutina impegnate nell’attività di “caccia”.

 

 

Vespa velutina. L’attività di trappolaggio di Apilombardia anche con il GPS

vespa-velutina-in-lombardia-trappolaggioIl trappolaggio è stato effettuato dai Tecnici Apilombardia grazie all’utilizzo di apposite “Tap trap” (nella foto)

Le Tap trap sono state posizionate su di una bottiglia di plastica da 1,5L riempita di birra chiara 4,7% Vol. ad un’altezza di 1,50 m da terra.

Sono state dislocate all’interno di un areale di 2Km di raggio dal luogo di ritrovamento dei due nidi (di cui uno precedentemente abbattuto) un totale di 137 trappole.

In base alle conoscenze di tipo etologico sull’animale si è deciso di posizionare le trappole in luoghi in cui è più probabile la presenza di V. velutina sia per quanto riguarda l’habitat sia per i luoghi di attrazione.
Nello specifico le trappole sono state posizionate: nei pressi di apiari, di zone boschive poco frequentate e di casolari disabitati.

Tramite l’utilizzo di un GPS la posizione di ogni trappola è stata georeferenziata e inserita all’interno di un Data Base continuamente aggiornato con i dati relativi ad ogni singola trappola.

La georeferenziazione delle trappole ci permette inoltre di avere una visione di tipo spaziale della disposizione delle trappole sul territorio.

 

L’attività di monitoraggio in Lombardia della vespa velutina

vespa-velutina-in-lombardia-monitoraggio

Nella foto: attività di monitoraggio, a sinistra. Due adulti di Vespa Velutina (a destra) ritrovati all’interno di una Tap trap in località Villa Marone

Dai primi posizionamenti delle trappole ad oggi prosegue l’attività di monitoraggio che consiste nel controllo a cadenza regolare (ogni 15gg) delle trappole precedentemente posizionate.

Le trappole vengono svuotate, controllate (viene verificata l’eventuale presenza di Vespa velutina), ricaricate con l’attrattivo ed infine riposizionate.

Al 28/05/2021 sono stati ritrovati 6 esemplari adulti di Vespa velutina all’interno delle trappole oltre che un numeroso quantitativo di Vespa crabro L., 1761.

Le V. velutina ritrovate vengono inviate per il riconoscimento al Reparto di Virologia presso la sede di Brescia di IZSLER.

 

 

Come proseguirà l’attività di monitoraggio nei prossimi mesi?

I prossimi mesi, saranno fondamentali per comprendere il grado effettivo di infestazione da V. velutina nel territorio pavese.

In primis, grazie ai dati raccolti sarà possibile valutare l’efficacia e la tempestività dell’intervento di trappolaggio tramite l’uso di Tap trap.

Successivamente, verrà effettuato un monitoraggio attivo mediante il controllo dell’attività dell’alveare.

Nello specifico verranno effettuati degli appostamenti diurni nei pressi degli apiari situati all’interno dei 2Km di raggio dal luogo di ritrovamento dei nidi di V. velutina per verificare la presenza di operaie.

Inoltre, in base al luogo di cattura degli esemplari all’interno delle Tap trap, vi sarà una conseguente intensificazione dell’attività di ricognizione della zona al fine di trovare un eventuale nido di V. velutina.

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