Andamento meteorologico:

Nel mese di agosto 2024, la regione Lombardia ha registrato temperature medie sensibilmente superiori alla norma, inserendosi in uno dei mesi di agosto più caldi dal 1800, con anomalie termiche di circa +2,7°C rispetto al trentennio 1991-2020. Nonostante non siano stati superati i record assoluti di temperatura massima, il mese si colloca al secondo posto tra i più caldi in assoluto dopo il 2003.

Per quanto riguarda le precipitazioni, agosto 2024 è stato decisamente secco, con un deficit pluviometrico compreso tra il 70% e l’80%, in particolare sulle aree alpine dove solitamente il mese è più piovoso. Le piogge sono state scarse e distribuite in modo irregolare, con fenomeni temporaleschi locali che hanno contribuito a un quadro variabile.

Nel complesso, l’estate 2024 in Lombardia ha mostrato un’anomalia di temperatura media di +1,5°C rispetto alla norma, con precipitazioni prossime alla norma nel sud della regione, spesso interessato da eventi temporaleschi, mentre il resto del territorio ha sofferto di un calo delle piogge significativo.

Andamento produttivo:

In Lombardia, l’andamento produttivo dell’apicoltura ha risentito delle elevate temperature estive, che hanno creato difficoltà sia per le api sia per gli apicoltori. Alla fine dell’estate, in alcune zone, si sono registrati flussi di melata, mescolata con nettare di erba medica, che ha però dato scarsi risultati. Ci sono stati piccoli raccolti di melata e millefiori di tarda estate, ancora da quantificare.

Anche in Lombardia si sono osservati problemi significativi legati alla varroa, con un’alta incidenza del parassita che ha provocato spopolamenti degli alveari e sostituzioni delle regine. Questi fenomeni, uniti alla difficile stagione produttiva, hanno complicato ulteriormente la situazione per gli apicoltori locali.

Nel report completo (disponibile accedendo a MIELINFORMA) il dettaglio della situazione per regione.

Andamento di mercato:

Da mesi ormai assistiamo al forte rallentamento del mercato del miele all’ingrosso. Una situazione che ancora oggi non sembra mostrare una evoluzione sostanziale e che ha messo in forte difficoltà tutti gli operatori della filiera.

Per quanto riguarda le compravendite di miele italiano del 2024, siamo ancora in una fase interlocutoria, ma con la stagione produttiva agli sgoccioli, si può presumere che l’annata estremamente negativa consentirà quantomeno di non accumulare eccessive giacenze e dovrebbe scongiurare un ulteriore abbassamento dei prezzi. La disponibilità di mieli primaverili di maggior valore per il mercato all’ingrosso e piuttosto rari quest’anno (acacia, agrumi, millefiori chiaro), sarà un fattore importante nelle trattative tra confezionatori e apicoltori che potrà condizionare gli accordi di prezzo e il ritiro contestuale di mieli di minor valore.

Si conferma una situazione difficile anche sul mercato delle regine per il quale le difficoltà di allevamento e la diminuzione della domanda hanno spinto molte aziende a ridurre l’offerta durante la stagione.

Emergenze:

In Liguria, la Vespa velutina ha invaso tutti gli areali costieri, eccetto il tratto da Genova Cornigliano a Varazze. Quest’anno gli avvistamenti sono iniziati in ritardo, ma la diffusione nelle zone limitrofe è costante. La presenza del calabrone asiatico rappresenta una minaccia per gli apiari della costa spezzina e dell’entroterra genovese e imperiese, dove si utilizzano arpe elettriche per difendere le colonie. Vespa velutina continua la sua espansione anche in Toscana. e aumentano gli avvistamenti in Piemonte.

Allerta per gli apicoltori lombardi: Si raccomanda di prestare attenzione e monitorare la situazione, partecipando attivamente ai controlli per prevenire la diffusione di queste specie invasive e proteggere le proprie api.

REPORT COMPLETO

Nel report completo, disponibile accedendo a MIELINFORMA, l’analisi meteo di agosto 2024 con le previsioni meteo di massima previste per le prossime due settimane, la situazione del mercato con il dettaglio della situazione delle produzioni nelle diverse regioni e i prezzi di vendita rilevati nell’ultimo mese, per il miele in fusti da 300 kg e in latte da 25 kg, per gli sciami e le regine.