ANDAMENTO METEROROLOGICO
Maggio 2024 è stato un mese molto variabile con temperature medie nazionali leggermente superiori alla norma stagionale. Il quadro termico mensile ha mostrato anomalie più contenute al Nord Italia collocate a nord del corso del Po, dove frequenti condizioni di cielo nuvoloso o coperto, insieme a piogge e temporali persistenti, hanno portato a temperature massime diurne inferiori alla norma. Al contrario, le anomalie positive più significative si sono registrate al centro-sud e sulle isole maggiori, raggiungendo livelli di anomalia.
Sul fronte delle precipitazioni, maggio 2024 si è dimostrato un mese assai umido, ma espressamente nella seconda e terza decade e sulle regioni settentrionali, con un’anomalia positiva su base nazionale del 72% (rispetto al clima 1981-2010) che replica, sebbene in tono minore, l’andamento del piovoso maggio 2023.
ANDAMENTO PRODUTTIVO
Nel mese di maggio, i dati raccolti dalla rete di rilevazione confermano l’allarme lanciato il mese scorso, mostrando una situazione piuttosto sconfortante su gran parte del territorio nazionale.
I raccolti di miele primaverile precedenti le fioriture di #acacia e #agrumi sono praticamente assenti, con poche eccezioni limitate a pochi areali e a un numero ristretto di alveari che hanno prodotto raccolti esigui. I raccolti di acacia, fondamentali per il reddito delle aziende apistiche, sono estremamente scarsi in tutte le regioni, specialmente al Nord e al Centro. Anche i raccolti di miele d’agrumi al Sud e nelle isole sono stati compromessi, con rese molto basse.
In Lombardia le piogge insistenti di maggio hanno sostanzialmente azzerato o ridotto a pochi chili per alveare, in maniera disomogenea, i raccolti di millefiori primaverili, colza, tarassaco e ciliegio. Il maltempo è continuato durante la fioritura dell’acacia, che è stata irregolare e poco scalare. Nonostante gli apicoltori abbiano tentato di salvare la situazione spostando gli alveari con il nomadismo, i risultati produttivi sono stati quasi nulli in tutte le province.
Gli apicoltori che sono riusciti a ottenere un minimo raccolto hanno avuto rese medie di 2-3 kg per alveare, da verificare per la conformità alla denominazione. Spesso, i melari non sono stati nemmeno tolti per lasciare il raccolto alle api, data la situazione meteorologica. Questi raccolti sono insignificanti, soprattutto considerando gli elevati costi sostenuti dagli apicoltori per mantenere la salute delle famiglie e mantenerle in vita. Per mantenere le famiglie di api in buone condizioni di salute e in grado di produrre, e spesso per salvarle dalla morte per fame a causa della totale assenza di flussi nettariferi, gli apicoltori sono dovuti intervenire con la #nutrizione di soccorso, in modo continuativo e abbondante. Si segnala che, solo dopo la fioritura dell’acacia, sono stati forniti in media tra i 4 e i 10 kg per alveare di nutrimento.
Il report completo fornisce il dettaglio della situazione per le altre regioni.
ANDAMENTO DI MERCATO
Il settore sta vivendo da diversi mesi una situazione di mercato estremamente critica, caratterizzata da un forte calo della domanda di miele da parte delle principali aziende di confezionamento e una decisa flessione dei prezzi, nonostante il susseguirsi di annate produttive negative. Attualmente, nei magazzini degli apicoltori si trovano ancora giacenze di miele invenduto della stagione 2023 o quantitativi di miele che attendono di essere ritirati. Laddove il miele è stato acquistato e ritirato, si rilevano tempi di pagamento molto lunghi e talvolta indefiniti.
Il mercato degli #sciami è entrato nel vivo nel mese di aprile con le consegne di sciami pronti per le prime fioriture primaverili importanti. Nel mese di maggio, il prezzo degli sciami subisce una normale flessione, per poi calare ulteriormente nei mesi estivi. Per quanto riguarda le #regine, soprattutto al Nord, si segnalano forti difficoltà produttive e ritardi nelle fecondazioni dovuti al maltempo.
REPORT COMPLETO
Nel report completo, disponibile accedendo a MIELINFORMA, l’analisi meteo di maggio 2024 con le previsioni meteo di massima previste per le prossime due settimane, la situazione del mercato con il dettaglio della situazione delle produzioni nelle diverse regioni e i prezzi di vendita rilevati nell’ultimo mese, per il miele in fusti da 300 kg e in latte da 25 kg, per gli sciami e le regine e per il servizio di impollinazione