Il 19 luglio è stato pubblicato su MIELINFORMA il report mensile relativo al mese di giugno 2025, che ha fornito un quadro dettagliato dell’andamento meteorologico e produttivo a livello nazionale. Di seguito presentiamo un focus sulla Lombardia, dove il mese si è distinto per condizioni climatiche estreme e rese disomogenee.
Andamento meteorologico
Giugno 2025 si è confermato tra i mesi più caldi mai registrati in Italia, secondo solo all’eccezionale giugno del 2003. In Lombardia, le temperature medie mensili hanno superato di oltre +3,5°C i valori climatici di riferimento (1991–2020), con anomalie particolarmente marcate nelle province di Milano, Monza-Brianza, Bergamo, Brescia e Mantova (fino a +3,7°C).
Dal punto di vista pluviometrico, le precipitazioni sono risultate molto inferiori alla media. Solo alcune aree alpine e prealpine hanno ricevuto piogge consistenti: tra queste, Sondrio (127 mm) e Lecco (94 mm). Al contrario, la bassa pianura lombarda ha registrato livelli minimi: Pavia 12,3 mm, Lodi 19,4 mm, Mantova 20,3 mm. Questa situazione ha contribuito a un importante deficit idrico dei suoli già nella prima parte dell’estate.
Produzione e raccolti in Lombardia
Le famiglie di api degli apicoltori lombardi si sono presentate generalmente in buone condizioni sui raccolti estivi di tiglio e castagno, anche grazie a una buona importazione nettarifera durante la fioritura dell’acacia. Dai dati provvisori, tuttavia, non si prospetta un’annata da ricordare per il castagno: i raccolti appaiono molto eterogenei e, se i dati attuali verranno confermati, la media regionale non supererà i 15 kg per alveare. Le aziende che hanno destinato alcuni alveari al raccolto di tiglio di pianura hanno invece ottenuto una resa media di circa 10 kg per alveare, ma con una composizione nettarifera molto mista. Questo fa supporre che si tratti più probabilmente di un miele millefiori, piuttosto che di una produzione monofloreale di tiglio. Sui rilievi lombardi, nel mese di giugno è proseguita la produzione di millefiori d’alta quota, tiglio di montagna e rododendro. Da segnalare infine, già nelle ultime settimane del mese, i primi flussi di melata di Metcalfa, che potrebbero sostenere la produzione regionale nella seconda parte dell’estate.
Stato di salute delle famiglie
Le colonie hanno mantenuto condizioni sanitarie generalmente buone. Tuttavia, l’anticipo stagionale hanno favorito lo sviluppo d Varroa, già osservabile con cariche significative in alcuni apiari. A giugno molti apicoltori hanno iniziato i monitoraggi estivi e i primi interventi di contenimento sono avvenuti già a fine mese.
Mercato del miele
Nel mese di giugno non si sono registrati ancora movimenti significativi sul mercato del miele all’ingrosso. I lotti di miele primaverile erano in fase di smielatura, mentre le vendite dei mieli estivi risultavano ancora ferme. A livello nazionale è avvenuto qualche scambio tra apicoltori e invasettatori per il miele di acacia, con prezzi variabili tra 7,70 e 8,50 €/kg IVA inclusa in fusto.
Preoccupazione diffusa tra gli operatori per le prospettive del mercato: l’accordo in fase di definizione tra Commissione UE e Ucraina per l’ampliamento delle quote di miele a dazio zero rischia di generare ulteriori tensioni in un settore già esposto a forti squilibri concorrenziali.
Sciami e regine: alta richiesta, poca disponibilità
Nel mese di giugno i prezzi degli sciami convenzionali sono rimasti stabili tra 110 e 130 euro, ma le disponibilità risultavano in esaurimento già in molti allevamenti.
Sul fronte delle regine, si è invece registrato un rallentamento della domanda, con un surplus di offerta e prezzi stabili tra 17 e 20 euro a capo, a seconda dei volumi acquistati.