ANDAMENTO METEROROLOGICO

Nel mese di giugno 2024 le regioni del Nord e le centrali tirreniche hanno sperimentato fasi instabili e temporalesche che hanno moderato gli eccessi termici, risultando in un’anomalia termica leggermente negativa al Nord. Al contrario, le temperature più alte si sono registrate al Sud e in Sicilia dove le medie sono state superiori alla norma. Le precipitazioni sono state significativamente superiori alla norma al Nord e in Toscana, mentre il resto della Penisola, in particolare le regioni meridionali, le centrali adriatiche e le Isole Maggiori, ha subito un forte deficit, aggravando la siccità, specialmente in Sicilia, Sardegna e vaste aree dell’Adriatico centro-meridionale.

ANDAMENTO PRODUTTIVO

Nel mese di giugno si è registrata una lieve ripresa produttiva rispetto al mese precedente, con miglioramenti in alcune zone e raccolti. Tuttavia, persistono criticità in altre aree. La ripresa dei flussi nettariferi è meno significativa rispetto al 2023 e non compensa un inizio di stagione difficile con scarsi raccolti di acacia e agrumi. Si sono avuti discreti raccolti di miele di tiglio e coriandolo in alcune regioni del Nord e del Centro, ma le perturbazioni che hanno colpito il Nord e la Toscana a metà giugno hanno reso incerta la produzione del castagno. La siccità continua a influire negativamente sui raccolti al Sud e nelle Isole, mentre in alcune regioni del Nord, compresa la Lombardia, e del Centro si riscontra un’alta infestazione da Varroa.

In Lombardia si sono registrate poche produzioni limitate ad alcuni areali. Si segnala qualche raccolto di tiglio di pianura negli areali cittadini delle province di Pavia, Lodi e Bergamo, quantificabili in 2-5 kg/alveare. Il nettare di tiglio insieme ad altri nettari quali l’ailanto, il rovo, il trifoglio, ha consentito in alcune zone di ottenere delle produzioni limitate di miele millefiori. Il tempo incerto sembra abbia condizionando le produzioni in corso di castagno, tiglio di montagna e rododendro ma è presto per quantificare le rese ottenute.

ANDAMENTO DI MERCATO

Il mercato del miele all’ingrosso, in particolare in fusti da 300 kg, sta mostrando timidi segni di ripresa con nuove trattative tra apicoltori e confezionatori. La disponibilità di miele è limitata a causa di una stagione produttiva negativa, ma la domanda di miele italiano, soprattutto di acacia e di agrumi, è alta. A livello internazionale, i prezzi del miele di acacia importato dall’Est Europa stanno tornando a livelli normali dopo un calo nel 2023. È possibile che il prezzo del miele italiano non diminuisca e potrebbe addirittura aumentare. Inoltre, è importante monitorare l’accordo tra l’UE e il Parlamento europeo per limitare le importazioni agricole ucraine senza dazi, che include anche il miele.

Gli scambi tra apicoltori coinvolgono partite limitate in latte da 25 kg o fusti, per soddisfare le esigenze di chi vende al dettaglio, piccoli invasettatori e l’industria dolciaria. Attualmente, sono presenti offerte sia di giacenze del 2023 che di lotti del 2024. I prezzi e le quotazioni saranno monitorati con le prossime rilevazioni.

Il mercato delle regine sta affrontando difficoltà a causa delle basse percentuali di fecondazione dovute al maltempo nel Nord Italia e di un calo della domanda. Invece, la domanda per gli sciami risulta stabile e dopo le prime consegne primaverili, i prezzi degli sciami tendono a diminuire.

REPORT COMPLETO

Nel report completo, disponibile accedendo a MIELINFORMA, l’analisi meteo di giugno 2024 con le previsioni meteo di massima previste per le prossime due settimane, la situazione del mercato con il dettaglio della situazione delle produzioni nelle diverse regioni e i prezzi di vendita rilevati nell’ultimo mese, per il miele in fusti da 300 kg e in latte da 25 kg, per gli sciami e le regine.