Ogni giorno ha il suo spopolamento: questa volta è toccato all’apiario del monitoraggio di Villa di Tirano (vedi foto 1, foto 2, foto 3, foto 4)! La postazione è stata individuata, e appositamente attrezzata, di comune accordo con il Servizio Fitosanitario Regionale e verrà utilizzata, come l’altra di Ponte in Valtellina già attiva dall’anno scorso, oltre che per la ricerca dei residui di pesticidi attraverso l’analisi del polline, anche per il monitoraggio della diffusione di Erwinia amylovora, responsabile del “colpo di fuoco batterico” delle pomacee, presente con alcuni focolai in sette Comuni della zona.
Studi scientifici hanno dimostrato la possibilità di conoscere, attraverso l’analisi del polline raccolto dalle api, la presenza dell’infezione con un anticipo di diversi mesi: l’informazione sarebbe, comprensibilmente, assai utile per indirizzare le azioni di lotta e contenimento della malattia. Apilombardia, durante i lavori del tavolo frutticolo, aveva segnalato questa possibilità e dato la propria disponibilità, accolta dal Servizio Fitosanitario/Ersaf. L’apiario è stato quindi attivato e la raccolta del polline iniziata alcune settimane fa. Mercoledì 30 aprile sono state rinvenute numerose api morte, molto al di sopra del livello fisiologico, nelle trappole underbasket posizionate davanti agli alveari. Tempestivo il sopralluogo dell’Asl e la segnalazione al servizio Spia di Beenet.
Nella serata di giovedì 1 maggio è stato segnalato un nuovo spopolamento, questa volta in un apiario a Ponte in Valtellina.
Quale sarà il prossimo?