Con l’ambizioso obiettivo di raccogliere 30mila euro entro il 31 dicembre è ripartita il 1° ottobre la seconda fase della Campagna Bee Life. Dopo il riconoscimento del Facebook da parte dell’UE quale interlocutore qualificato per cinque Gruppi di Consultazione Civile sulle tematiche agricole (prodotti animali, colture, ambiente e cambio climatico, fondi diretti UE e greening), l’attività di Bee Life diventa oggi sempre più importante. 

Protagonisti di questa crescita sono stati i tanti apicoltori e cittadini che grazie alle loro generose donazioni effettuate direttamente o tramite le associazioni durante la prima fase della Campagna hanno permesso di continuare l’attività volta a perseguire gli importanti obiettivi prefissati: salvare le api e assicurare un futuro migliore per tutti.

Anche durante l’estate Bee Life ha continuato ad organizzare eventi e manifestazioni (ben 16) in tutta Italia e torna ora a far sentire il ronzio anche grazie al web sensibilizzando sull’importanza di un’agricoltura sostenibile amica delle api e degli impollinatori. Nuove informazioni verranno continuamente proposte anche negli account Facebook e Twitter, sul canale Youtube, sul sito e nei numerosi eventi organizzti direttamente nei territori delle Api Nutrici. 

Nella prima fase sono stati realizzati oltre 150 appuntamenti in dodici Regioni italiane grazie al lavoro di 28 Api Nutrici che hanno fatto ronzare i messaggi durante eventi apistici, manifestazioni culturali, fiere, notti bianche ed accompagnando gli spettacoli “La solitudine dell’Ape” e “Il Cantico delle Api”. Non sono mancate collaborazioni con enti e associazioni importanti quali Greenpeace, Slow Food e Legambiente, opinioni di esperti di settore, crowfunding tramite PayPal, aggiornamenti in tempo reale da Bruxelles; il tutto focalizzato nell’intento di condividere, informare e impegnarsi concretamente.

L’obiettivo d’insieme di Bee Life viene gridato con ancora più forza: la denuncia degli effetti tossici e subdoli delle molecole sempre più potenti sparse nei nostri campi, causa primaria e più facilmente eliminabile del declino delle api e della biodiversità. Per arrivare al divieto totale e definitivo dell’impiego di insetticidi sistemici sulle colture e per una diversa tutela delle api e dell’ambiente.

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