8 apicoltori, 17 apiari, 648 alveari coinvolti negli spopolamenti della primavera 2022.

IL REPORT DI APILOMBARDIA SULLO SPOPOLAMENTO DEGLI ALVEARI DI INIZIO PRIMAVERA 2022  CONNESSO ALL’UTILIZZO DI PRODOTTI FITOSANITARI E BIOCIDI
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Che cosa è successo agli alveari in Lombardia?

Nel periodo che va da fine marzo alla terza settimana di aprile 2022 si sono verificati una serie di spopolamenti di alveari nelle province di Bergamo, Cremona, Lodi, Mantova, Pavia, Milano e Monza Brianza.

 

 

I tecnici apistici, allertati dai soci, hanno rilevato in quasi tutti i casi alveari con uno sviluppo nella norma, covata sana e compatta esente da patologie, scorte di miele e polline sufficienti.
Le colonie mostravano però una intensità di volo e numero anomalo di api, dimezzato rispetto allo stato di sviluppo della famiglia, con api giovani e nascenti e l’assenza di api adulte bottinatrici.

Escluse eventuali patologie apistiche in essere si è proceduto alla segnalazione alle ATS di competenza.

Durante i sopralluoghi ufficiali sono stati eseguiti i prelievi delle matrici apistiche disponibili per analisi mirate alla ricerca di principi attivi nocivi alle api e i campioni sono stati inviati all’IZS di BRESCIA.

 

Cosa hanno rivelato le analisi sulle matrici campionate?

I risultati delle analisi pervenuti ad oggi (mancano ancora le analisi dei campioni effettuati nella seconda metà di aprile), hanno rilevato la presenza dei seguenti principi attivi nel pane d’ape e nel polline:

Erbicidi:

Glyphosate * 0,049 mg/kg, 0,027 mg/kg, 0,019 mg/kg e 0,1 mg/kg

Terbuthylazine 0,029 mg/kg, 0,015 mg/kg e 0,018 mg/kg

Pendimethalin 0,031 mg/kg, 0,010 mg/kg e 0,012 mg/kg

Insetticidi 

Bifenthrin 0,014 mg/kg, 0,012 mg/kg e 0,011 mg/kg (l’utilizzo di questo principio attivo non è più consentito dal 2011)

Lambda-Cyalothrin* 0,017 mg/kg

Fungicidi

Pyrimethanil 0,041 mg/kg

Fludioxonil 0,010 mg/kg

 

Conclusioni

I fatti  rilevati nella primavera 2022 sono come di consueto solo la punta dell’iceberg di un fenomeno più diffuso e di difficile individuazione: la ripresa naturale delle famiglie copre in quella fase della stagione i fenomeni di spopolamento, laddove l’avvelenamento non sia così massiccio da mostrare cumuli di api morte, fenomeni spesso individuati solo da apicoltori esperti e che visitano le loro api con continuità.

Inoltre gli episodi di spopolamento, in assenza di matrici di api campionabili (le api non ritornano), complicano la già difficile ricerca delle molecole responsabili.

Negli spopolamenti primaverili possiamo certamente affermare che hanno funzionato in modo efficace: la comunicazione tra apicoltori e associazione, la velocità dei sopralluoghi, l’esperienza maturata durante la stagione 2021e i rapidi interventi di ATS e CC forestali.

Abbiamo rilevato la necessità di integrare alcuni strumenti che permettano la comprensione del problema: come, per esempio, il prelievo ufficiale di matrici vegetali nelle colture circostanti l’apiario e la definizione di un quadro analitico di analisi accreditate che cerchino i principi attivi con valori residuali inferiori ai 20 e 10 ppb in quanto le dosi che risultano letali alle api sono inferiori a questi quantitativi (le api sono sensibili a quantitativi inferiori).

Le analisi stesse richiedono un elenco aggiornato di principi attivi da cercare concordati con ATS, laboratori di analisi e Associazioni.

L’apicoltura è un’attività di interesse nazionale utile per la conservazione dell’ambiente naturale, dell’ecosistema e dell’agricoltura in generale a sostegno della biodiversità in quanto le api forniscono l’impollinazione essenziale per una vasta gamma di colture e piante selvatiche; di conseguenza la salvaguardia e tutela del patrimonio apistico è un obiettivo che vede coinvolte le istituzioni, gli apicoltori e le associazioni.

Il monitoraggio costante della salute degli alveari e dell’ambiente agricolo è un importante obiettivo che auspichiamo sia oggetto di programmazione tramite progetti specifici da attuare sul territorio Lombardo, con particolare attenzione per i territori che in questi anni sono stati colpiti da fenomeni di morie e spopolamenti.

 


IL REPORT DI APILOMBARDIA SULLO SPOPOLAMENTO DEGLI ALVEARI DI INIZIO PRIMAVERA 2022  CONNESSO ALL’UTILIZZO DI PRODOTTI FITOSANITARI E BIOCIDI
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