Mancata produzione di miele in Lombardia. Apilombardia comunica aggiornamenti e integrazioni per la segnalazione di danno e le stime di danno subite dalle aziende associate per le eccezionali condizioni climatiche avverse del periodo 8 aprile – 31 maggio 2021.

L’auspicio per Apilombardia è un urgente e adeguato stanziamento di fondi per aziende che non godono di aiuti economici diretti dall’Unione Europea o di misure e interventi PSR dedicati o facilmente accessibili.

 

Dopo la segnalazione danni collettiva inoltrata agli uffici regionali e provinciali competenti in seguito alla gelata tardiva del 8 aprile scorso, nei giorni scorsi Apilombardia ha provveduto a inviare opportune integrazioni e aggiornamenti dei dati come riservatosi nella prima comunicazione e come richiesto da alcuni AFCP (uffici Agricoltura, Foreste, Caccia e Pesca) territoriali.

Al 28 aprile, infatti, si poteva parlare solo di stime di danni potenziali relativi a danni alle piante di Robinia e alla conseguente, probabile, mancata produzione di miele.

Ai primi di giugno è stato invece possibile stimare il danno relativo alla mancata produzione di mieli primaverili, non solo per i danni da gelata alle piante nettarifere, ma anche per le eccezionali condizioni climatiche avverse” verificatesi nel periodo 8 aprile – 31 maggio, su tutto il territorio regionale.

Per consentire agli uffici AFCP e alla Provincia di Sondrio di procedere alla delimitazione della zona suscettibile di intervento e della quantificazione del danno ai sensi del D. Lgs 102/2004 è stato necessario fornire, per ciascuna azienda associata inserita in elenco, una stima della produzione 2021 di mieli primaverili (compreso il miele di Robinia) e una stima della media delle produzioni 2018, 2019 e 2020, sulla base degli alveari denunciati al censimento 2020 e del prezzo massimo al kg indicato dal MiPAAF per la mancata produzione di miele. 

Analogamente a quanto avvenuto per il passato, la quantificazione del danno è finalizzata a dimostrare il raggiungimento della soglia del 30% rispetto alla produzione apistica media dell’ultimo triennio nei comuni delimitati e, come indicato dal MiPAAF, la produzione apistica di ciascuna azienda è stata attribuita al comune ove ha sede l’azienda, indipendentemente dalla distribuzione degli apiari sul territorio.

Tenuto conto che la pessima annata del 2019, nonché le medie non rilevanti del 2018 e del 2020, ha notevolmente abbassato la media delle produzioni del triennio precedente, sono state comunicate le seguenti stime di danno subite dalle aziende associate ad Apilombardia.

 

Produzione di miele in Lombardia. Le stime di danno subite dalle aziende associate ad Apilombardia

  • Pavia, 86 Aziende: danno stimato di 732.350,00 euro + 72.750,00 euro per nutrizione straordinaria
  • Varese, 21 Aziende: danno stimato di 680.169,00 euro + 56.680,00 euro per nutrizione straordinaria
  • Como, 34 Aziende: danno stimato 237.390,00 euro + 17.370,00 euro per nutrizione straordinaria
  • Lodi, 5 Aziende: danno stimato 64.643,00 euro
  • Bergamo, 117 Aziende: danno stimato 708.794 euro + 23.470,00 euro per nutrizione straordinaria
  • Brescia, 9 Aziende: danno stimato 86.070,00 euro + 2.280,00 euro per nutrizione straordinaria
  • Cremona, 19 Aziende: danno stimato 92.800,00 euro + 2.560,00 euro per nutrizione straordinaria
  • Lecco, 61 Aziende: danno stimato 608.275,00 euro + 29.365,00 euro per nutrizione straordinaria
  • Mantova, 39 aziende: danno stimato 143.814,00 euro + 43.580,00 euro per nutrizione straordinaria
  • Milano, 42 Aziende: danno stimato 296.164,00 euro + 25.652,00 euro per nutrizione straordinaria
  • Monza Brianza, 27 Aziende: danno stimato 167.100,00 euro + 5.848,00 euro per nutrizione straordinaria
  • Sondrio, 8 Aziende: danno stimato 164.627,00 euro + 22.365,00 euro per nutrizione straordinaria

per una stima di danno a livello regionale di 4 milioni 284 mila e 116 euro.

 

Ricordando che le segnalazioni e le richieste di danno per le calamità del 2017 e 2019 non sono mai arrivate alla fase conclusiva di erogazione del ristoro economico, il riconoscimento della calamità 2020 con un adeguato stanziamento di fondi risulta ancora più importante per aziende fortemente in crisi.

Sostegni economici da parte di Regione Lombardia, eventualmente in collaborazione con le Camere di Commercio, per il finanziamento della nutrizione; l’attivazione di un progetto di microcredito; l’attivazione di un intervento PSR sull’esempio di quanto effettuato dalla Regione Calabria sul tema “Apicoltura per la preservazione della biodiversità” ed infine, la possibilità di stipulare polizze agevolate per la mancata produzione di miele, sono necessità non più rimandabili per un settore a forte rischio economico a causa dei cambiamenti climatici e delle avversità di origine antropica dell’ambiente in cui si trova ad operare.