Con il suo carico di speranze e problemi. Le famiglie sono uscite abbastanza bene dall’inverno (anche grazie alle temperature piuttosto miti) e le perdite non sono state significative, tranne in pochi casi isolati. Ma … appena dopo …

Avvelenamenti

… sono stati segnalati alcuni avvelenamenti. Prima sono stati segnalati spopolamenti gravi con presenza di api morte e moribonde in diversi apiari dell’area tra Lodi, Crema (CR) e pianura bresciana. Gli alveari colpiti non sono molto numerosi, ma l’ampiezza della zona e il perdurare dei fenomeni per diversi giorni (o settimane) indica il permanere di una situazione agricolo/ambientale di rischio per la sopravvivenza delle api.

Poco dopo è avvenuto un avvelenamento più importante, con perdita di tutte le bottinatrici e abbondanti api morte sul fondo e davanti alle arnie, in un apiario della zona di Abbiategrasso (MI), in corrispondenza con trattamento su frumento a base di un fungicida e un piretroide. In tutti i casi è intervenuto il Servizio Veterinario dell’Asl.

Peste europea e virosi

Sono segnalati diversi casi di peste europea e alcuni di virosi, principalmente dalla pianura bergamasca. Sono stati colpite diverse decine di alveari. Invitiamo tutti gli apicoltori che rilevassero spopolamenti, mortalità anomala o sintomi di patologie negli alveari a segnalare tempestivamente i fenomeni al tecnico di zona e a chiedere l’intervento dei veterinari dell’Asl per le analisi.

E la robinia …

… la prima è fiorita e anche nella bassa collina compaiono le prime piante prossime alla fioritura. Invece le temperature decisamente fresche di questi giorni creano apprensione. Non rimane che sperare in un meteo “adeguato” per le prossime cruciali 2/3 settimane!