A fine marzo un apicoltore del Casalasco (CR), durante una visita presso un apiario della limitrofa provincia di Mantova, verificata la mortalità di una decina di famiglie decide di avvertire immediatamente associazione locale e tecnico di Apilombardia. Dalla verifica sul campo, le famiglie, prima della mortalità acuta si presentavano in pieno sviluppo primaverile con covata compatta su 5-6 telai, al momento della visita tutte le api giacevano prive di vita sul fondo dell’arnia e sul predellino di volo, solo una famiglia mostrava la normale vitalità e attività. In alcuni nutritori rimaneva un denso residuo liquido (nonostante l’apicoltore non avesse nutrito) e all’apertura, le casse, emanavano un leggero sentore di “farmacia”. Data l’assenza di trattamenti fitosanitari del periodo è stato spontaneo pensare ad un avvelenamento doloso. Tramite il tecnico l’accaduto è stato denunciato al di Dip. di Prev. Veterinario dell’asl di Mantova che dal prelievo del liquido sospetto ha rilevato livelli elevatissimi di Dichlorvos un pesticida fosforato (analisi effettuata presso IZS), confermando i sospetti di avvelenamento doloso.