Il 27 aprile 2018 è una data importante, una data storica. La Ue con l’appoggio della grande maggioranza degli Stati membri ha messo fuori legge le principali molecole neonicotinoidi. Sono 16 i Paesi (corrispondenti al 76% della popoazione Ue) che hanno votato per il divieto di imidacloprid, clothianidin e tiametoxam: Francia, Germania, Regno Unito, Paesi Bassi, Spagna, Italia, Cipro, Lussemburgo,

Malta, Austria, Portogallo, Svezia, Slovenia, Irlanda, Grecia, Estonia. Quattro Paesi hanno votato contro il divieto: Repubblica ceca, Danimarca, Ungheria e Romania. Mentre Belgio, Bulgaria, Croazia, Lettonia, Lituania, Polonia, Slovacchia e Finlandia si sono astenuti . 

E’ bene ricordare che purtroppo resterà autorizzato il loro uso nelle serre in tutta l’Ue e che altri insetticidi malefici tra cui thiacloprid, acetamiprid e sulfoxaflor continueranno ad essere esenti dal divieto.

Gli insetticidi più usati al mondo sono, infatti, da molti anni sul banco degli imputati per i loro devastanti effetti biocidi. Le multinazionali agrochimiche sono state colte, finalmente, sul luogo del delitto. E ‘crollato uno dei capisaldi dell’approccio agro intensivo, indifferente agli effetti sulla salute di uomo e ambiente! E’ l’ora della messa al bando definitiva anche di tutte le molecole, come acetamiprid, thiacloprid, con effetti sistemici e subdoli.

E’ l’ora di una indispensabile riflessione radicale e profonda sui metodi di coltivazione e di difesa delle colture. Se ci libera del giogo imposto dalle multinazionali agrochimiche le alternative sostenibili sono possibili e percorribili, basta volerlo.