Il contesto meteo

Il mese di aprile è stato caratterizzato da temperature minime inferiori rispetto alle medie dell’ultimo decennio, a causa di una prima decade piuttosto fresca. I valori massimi, invece, sono stati decisamente superiori alle medie, con circa 4 gradi in più rispetto alla fine del secolo scorso. Le precipitazioni durante il mese sono state circa il 65% inferiori alle medie.

A maggio, invece, le temperature sono risultate superiori alle medie stagionali di circa 1,5 °C. Dal punto di vista pluviometrico sono stati registrati valori di precipitazioni superiori alle medie.

La produzione del miele di Robinia in Lombardia 

La situazione produttiva del miele di Robinia 2020 in Lombardia è stata estremamente eterogenea. Sicuramente abbiamo visto anni peggiori in termini di rese (vedi il 2019), tuttavia in alcune zone, specie nella parte settentrionale della regione, le produzioni sono state, a nostro avviso, quantomeno accettabili.

Bergamo

La situazione in questa provincia è variegata. Le piante hanno cominciato a fiorire il 27-28 aprile, procedendo in maniera graduale verso nord. Nella bassa Bergamasca le produzioni sono state di circa 10 kg per alveare. Nella zona intermedia tra collina e pianura le api hanno portato a melario 15 kg, sfruttando la scalarità di fioritura tra le due zone pedoclimatiche. In collina, invece, le piogge hanno abbattuto i fiori delle piante, rendendo di fatto il periodo di raccolta del nettare delimitabile in appena una settimana.

Brescia

Il raccolto nel bresciano è stato graduale, con punte di 15 kg nel sud della provincia, per arrivare a 10 kg nella zona settentrionale. La fioritura è iniziata il 27-28 aprile ed è terminata il 17-18 maggio, con alcuni forti temporali che, soprattutto a nord, hanno fermato la fioritura e quindi l’importazione.

Brianza

La parte occidentale del comasco ha avuto produzioni attorno ai 18-20 kg per alveare, fino ad arrivare ai 12-15 kg del lecchese e della Brianza. Durante la prima parte della fioritura, a partire dal 25-26 aprile, il clima è stato asciutto, limitando ampiamente l’importazione; tuttavia le successive piogge, non troppo violente, hanno favorito la raccolta di nettare. Soltanto gli ultimi temporali di metà maggio hanno abbattuto i fiori, soprattutto nella parte orientale, mentre in quella occidentale alcune piante, meno esposte al sole, hanno continuato a secernere nettare fino al 18-20 maggio.

Lodi – Cremona

A sud-est di Milano il tempo è stato prevalentemente sereno, con inizio fioriture il 24-25 aprile e termine il 10 maggio. In media sono stati prodotti 14-15 kg di acacia con rare punte intorno a 20 kg.

Mantova

In provincia di Mantova la situazione è abbastanza analoga al pavese. Non è stato prodotto più di un melario (10-12 kg) per alveare, nonostante il clima apparentemente buono. La fioritura è iniziata il 22-23 aprile, per terminare attorno al 10 maggio.

Milano

Nella fascia che comprende la città di Milano e i comuni limitrofi la fioritura è iniziata precocemente, attorno al 15 di Aprile, ed è durata un paio di settimane, con un’importazione vera e propria di 4-5 giorni. Le api hanno prodotto tra i 6-7 kg di miele nella parte occidentale, fino ai 15-16 kg in quella orientale del capoluogo. Il clima asciutto sicuramente non ha favorito la raccolta di nettare da parte delle api.

Pavia

Nella zona sud-occidentale della regione, nonostante un clima accettabile, a parte un paio di temporali a inizio fioritura, i raccolti sono stati modesti: 5-8 kg in pianura (Oltrepò Pavese) e 10-12 kg in collina. La fioritura è iniziata attorno al 26-27 maggio ed è durata due settimane circa.

Attenzione alle scorte! Gli alveari di queste zone potrebbero aver bisogno di sostentamento.

Valtellina

Le condizioni climatiche asciutte nella prima metà della fioritura e quelle piovose e fredde della seconda metà hanno portato ad un’eterogeneità di produzione, passando dai 18 kg della bassa Valtellina, fino ad arrivare a 10-12 kg nelle postazioni più a nord. Le prime robinie sono fiorite a partire dei primi di maggio a sud, e attorno a metà Maggio a nord della Valle.

Varese

I picchi di produzione sono stati raggiunti attorno al Lago di Varese con medie di circa 18-20 kg per alveare. Procedendo verso sud, in direzione delle vallate varesine, la produzione è scesa a 10-12 kg, con enorme variabilità, legata alle condizioni microclimatiche delle valli. Probabilmente nelle zone più fredde le piante hanno risentito maggiormente della breve gelata di fine marzo. La fioritura è iniziata attorno al 23-24 aprile ed è durata circa 3 settimane. Il tempo è rimasto stabile fino a metà maggio, quando i temporali hanno abbattuto gli ultimi fiori rimasti sulle piante.

Consigliamo a tutti gli apicoltori di controllare le scorte delle famiglie per evitare che vadano in stress prima delle importanti fioriture (Castagno e Tiglio) che seguiranno.

Si segnalano, infine, alcuni avvelenamenti tra la seconda e la quarta settimana di aprile nei comuni a est di Monza e nel sud ovest della provincia di Como, legati probabilmente ai trattamenti su mais, frumento e piante ornamentali. Tra la fine di aprile e i primi di maggio, invece, in provincia di Milano, di Como, attorno a Cremona e in varie zone del pavese, a nord e a sud del Po’, si segnalano morie di api, facilmente correlabili a trattamenti a colture vicine, quali mais, frumento ed erba medica.